Quando si parla di decarbonizzazione degli edifici, si sente spesso parlare di sostituzione delle caldaie a Gas/Gasolio con pompe di calore.
Si parla molto meno della sfida fondamentale che la flessibilità elettrica e il load shedding rappresentano per la nostra sovranità energetica. Il concetto è più tecnico e meno facile da divulgare.
La decarbonizzazione richiederà lo sviluppo delle fonti rinnovabili, unitamente al controllo del consumo delle apparecchiature energivore e a una gestione reinventata dell’energia. La flessibilità e la Gestione del Carico (Demand Side Management – DMS) fanno parte di questo panorama.

La flessibilità elettrica è la capacità del sistema elettrico di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda o della produzione di elettricità.
Si tratta d’implementazione di un sistema altamente reattivo che può regolare in tempo reale la quantità di elettricità prodotta o consumata in base alle esigenze.
Immaginiamo che la domanda di elettricità aumenti improvvisamente perché tutti accendono i loro apparecchi elettrici nello stesso momento. Per soddisfare questo aumento della domanda, il sistema deve essere flessibile. Può aumentare la produzione di elettricità attivando centrali elettriche supplementari o utilizzando fonti di energia temporanee.

Il gestione dei carichi è in realtà una forma di flessibilità elettrica. Invece di regolare la produzione di elettricità per soddisfare una domanda elevata, il distacco mirato del carico permette la regolazione della domanda stessa.
Questo significa che durante i periodi di forte domanda, alcuni carichi elettrici possono essere ridotti in modo controllato per mantenere il sistema in equilibrio.

Questi concetti trovano applicazione nella gestione energetica degli edifici. I sistemi di gestione dell’energia (BMS) raccolgono dati in tempo reale sul consumo di energia in ogni stanza dell’edificio.

Il monitoraggio costante, unito ad una classificazione delle apparecchiature elettriche presenti nell’edificio e quindi all’identificazione dei “Carichi Interrompibili”, consente di comprendere i modelli di consumo e di identificare i momenti e le zone dove l’elettricità potrebbe essere interrotta.

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In altre parole, si può regolare il consumo energetico in modo mirato, spegnendo o moderando l’uso di alcuni dispositivi nei periodi di maggiore richiesta di elettricità e/o di minor bisogno.

Un altro punto fondamentale da tenere in considerazione è l’anticipazione delle fluttuazioni della domanda di energia attraverso l’analisi dei dati storici e l’utilizzo di algoritmi intelligenti.

Si potrebbero elaborare strategie di gestione del risparmio energetico che includano periodi di riduzione programmata del carico, ad esempio riducendo ad  temporaneamente l’illuminazione o l’aria condizionata in alcune aree dell’edificio senza compromettere il comfort degli occupanti.

Infine, proviamo ad analizzare la possibilità di integrare le energie rinnovabili nell’equazione visto che i pannelli solari sui parcheggi e sui tetti degli edifici sono sempre più diffusi. Se l’edificio utilizza fonti di energia rinnovabili, il sistema BMS è in grado di ottimizzarne l’uso in base alle condizioni meteorologiche. Può anche indirizzare l’energia in eccesso verso sistemi di accumulo o verso la rete elettrica, contribuendo così a ridurre il carico ed evitare gli sprechi.

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In conclusione, come si può vedere, combinando un sistema di gestione energetica degli edifici (Building Management System) con i concetti di gestione del carico e flessibilità elettrica, un edificio commerciale diventa capace di svolgere un ruolo attivo nella gestione intelligente dell’energia.

Questo non solo ottimizza l’uso dell’elettricità, ma contribuisce anche a stabilizzare la rete elettrica nel suo complesso, riducendo i picchi di domanda ed evitando gli sprechi di energia.