Passiamo gran parte della nostra vita al chiuso, a casa, al lavoro o in negozi e ristoranti. Ecco perché la qualità dell’aria è una questione chiave da monitorare, non solo per il nostro comfort, ma soprattutto per la nostra salute.

A volte tendiamo a sottovalutare questo aspetto, ma migliorare la qualità dell’aria interna può portare molti benefici:

• Contribuire al comfort degli occupanti.

• Promuovere la creatività e le prestazioni delle persone.

• Ottenere una migliore concentrazione e un migliore apprendimento: una sufficiente ventilazione delle stanze ha effetti particolarmente positivi sui bambini.

• Preservare gli impianti: controllare i livelli di umidità aiuta a evitare la corrosione delle strutture metalliche e la generazione di muffe.

• Prevenire la sindrome da edificio malato (Sick building syndrome – SBS) limitando i livelli di inquinanti.

• Ottenere prestazioni ottimali quando si praticaa sport al chiuso.

Diversi agenti inquinanti sono rilasciati da un’ampia varietà di sorgenti. Tendiamo a pensare che l’inquinamento dell’aria interna dipenda solo dal mondo esterno, mentre in realtà è stato rilevato che molte sostanze inquinanti provengono direttamente dall’interno. Per questo è particolarmente importante identificare la loro fonte per controllarli:

Gli effetti di ogni sostanza dipendono da una serie di fattori, tra cui il livello di concentrazione dell’inquinante, la durata dell’esposizione, l’età, il sesso, la sensibilità e la salute delle persone esposte.

1. Misurare i livelli dei principali inquinanti

La qualità dell’aria indoor è determinata dalla concentrazione di sostanze inquinanti. Queste sostanze sono molto numerose e risulta molto difficile e a volte costoso, se non impossibile, misurarle tutte. Tuttavia, alcune di esse possono essere utilizzate come indicatori chiave.

2. Ottimizzare e automatizzare la ventilazione

Il rinnovo dell’aria interna rimuove i contaminanti che hanno origine all’interno. La ventilazione evita anche i problemi di concentrazione di umidità e condensa, che deteriorano i materiali e favoriscono lo sviluppo di agenti patogeni. Tuttavia, bisogna fare attenzione al volume di ventilazione, perché deve essere ottimizzato in base alle esigenze di ogni edificio. In effetti, un ricambio d’aria superiore al necessario comporta un’eccessiva richiesta di energia, da cui l’importanza di disporre di sistemi automatici in grado di adattare il tasso di ventilazione alle esigenze precise del momento.

Per gli spazi dotati di sistemi di ventilazione meccanica e situati in città con scarsa qualità dell’aria esterna, è essenziale conoscere i livelli di inquinamento prima della ventilazione.

3. Usare prodotti di pulizia non tossici

I comuni prodotti per la pulizia contengono spesso componenti chimici dannosi per la salute, come i COV. L’uso di prodotti e materiali di pulizia non tossici e ipoallergenici aiuta a migliorare la qualità dell’aria interna e a ridurre la presenza di parassiti, allergeni ambientali e odori sgradevoli. Inoltre, è consigliabile stabilire un protocollo di pulizia che stabilisca quanto spesso e come ogni superficie debba essere pulita.

4. Utilizzare materiali e metodi di costruzione sani

Esistono un gran numero di materiali da costruzione che rilasciano sostanze nocive nell’aria durante il loro ciclo di vita. Questi includono prodotti in legno (che a volte contengono formaldeide), sigillanti, adesivi e vernici (che spesso contengono composti organici volatili), tappeti e moquette, che accumulano polvere che viene poi emessa sotto forma di particelle. Le stesse sostanze possono essere presenti in mobili e componenti edili. È consigliabile controllare la composizione dei materiali prima dell’uso e, se possibile, mantenere un sistema di monitoraggio in loco per controllare il rilascio di particelle nocive.

5. Installazione di sistemi di purificazione dell’aria sofisticati e performanti

Alcuni spazi, sia per la loro natura che richiede un’eccellente qualità dell’aria (ospedali, laboratori, ecc.) sia per circostanze che comportano un eccesso di inquinanti (vicinanza a strade trafficate, fabbriche, ecc.), possono richiedere l’installazione di dispositivi di purificazione dell’aria sofisticati. Questi dispositivi possono essere integrati nel sistema di ventilazione, in stanze con ventilazione meccanica, o collocati come elementi indipendenti.

Idealmente, però, dovrebbero essere collegati al sistema di monitoraggio in modo che possano essere regolati automaticamente e in tempo reale in base alle misurazioni effettuate in loco.

Una serie di linee guida sono state pubblicate sulla materia da differenti enti a livello nazionale o internazionale:

Inquinamento indoor, il vademecum dell’Istituto Superiore della Sanità:

l’Istituto Superiore della Sanità ha istituito il Gruppo di Studio Nazionale sull’inquinamento indoor, coordinato con l’intento di fornire un’azione di supporto per l’adeguamento dell’Italia agli standard comunitari e di promuovere attività di informazione finalizzata ad evitare i rischi connessi all’inquinamento indoor.

Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di lavoro:
le linee guida raccomandano target per la qualità dell’aria all’interno degli edifici e forniscono una base scientifica per le norme giuridicamente vincolanti in tutte le regioni del mondo.

Linee guida della Commissione Europea per la Salute per un ambiente scolastico sano in Europa:
mirano a fornire una guida di riferimento che leghi coerentemente le conoscenze più aggiornate, i fattori chiave e le strategie di prevenzione, controllo, bonifica e comunicazione per un ambiente scolastico sano in Europa.

In WIT, mettiamo a frutto il nostro know-how per offrire un supporto completo su misura per le tue esigenze. Tutti gli utenti dei nostri prodotti hanno accesso gratuito al supporto tecnico per tutte le richieste, i consigli e l’assistenza alla messa in funzione.

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